Anomalie
strutturali e funzionali nel disturbo bipolare I
GIOVANNA REZZONI
NOTE E
NOTIZIE - Anno XXII – 01 marzo 2025.
Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale
di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a
notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la
sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici
selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori
riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.
[Tipologia del testo: RECENSIONE]
Il disturbo bipolare,
una complessa condizione psichiatrica caratterizzata dall’alternanza di fasi di
eccitazione e fasi di depressione, è studiato in un’ottica neurobiologica da
oltre mezzo secolo, ma ancora non si dispone di un quadro esauriente delle
alterazioni strutturali e funzionali cerebrali all’origine della
sintomatologia.
Liqian Cui e colleghi coordinati da Liping Cao hanno
realizzato uno studio finalizzato a indagare anomalie nella connettività
strutturale e funzionale (FC, functional connectivity) dei tratti di sostanza bianca del
cervello nel disturbo bipolare. A questo scopo hanno raccolto dati fMRI (functional magnetic resonance imaging) allo stato di riposo e dati DTI-MRI
da 56 pazienti diagnosticati di disturbo bipolare di tipo I e da un gruppo di
volontari sani, fungenti da gruppo di controllo.
I risultati evidenziano
numerose anomalie caratterizzanti il cervello delle persone affette dal
disturbo ciclico, fornendo nuovi e significativi elementi di conoscenza circa
la fisiopatologia cerebrale del disturbo bipolare I.
(Cui L.
et al., Tract-based structural and functional connectivity abnormalities
in bipolar I disorder. Progress in Neuro-Psychopharmacology & Biological Psychiatry – Epub ahead
of print doi: 10.1016/j.pnpbp.2025.111297, 2025).
La
provenienza degli autori è
la seguente: Department of Neurology, The First
Affiliated Hospital, Sun Yat-sen University; Guangdong Provincial Key
Laboratory of Diagnosis and Treatment of Major Neurological Diseases, National
Key Clinical Department and Key Discipline of Neurology, Guangzhou (Cina);
General Hospital of Southern Theater Command, Guangzhou (Cina); Department of
Neurology, Sun Yat-sen Memorial Hospital, Sun Yat-sen University, 107 West Yan
Jiang Rd., Guangzhou (Cina); The Affiliated Brain Hospital of Guangzhou Medical
University, Guangzhou (Cina).
I dati fMRI e di diffusion magnetic resonance imaging sono stati ottenuti da 56 pazienti
affetti da disturbo bipolare I e da 40 volontari sani fungenti da gruppo di
controllo, in particolare seguendo forma, direzione e struttura dei fasci di
connessione intracerebrali. Le immagini di diffusione hanno consentito di
operare una segmentazione automatica di un totale di 72 tratti di sostanza
bianca, identificando la loro sede di origine e il loro segmento terminale. Per
ciascun tratto è stata calcolata la diffusività media (MD) e l’anisotropia
frazionale media (FA), come rappresentazione della connettività funzionale
basata sui tratti. L’analisi della covarianza (ANCOVA) è stata impiegata per
comparare tra i due gruppi i valori medi di MD, FA e connettività funzionale,
adottando l’approccio MCCHA (multiple comparison correction based Hommel approach).
Rispetto alle persone non
affette da patologie cerebrali o mentali, i cervelli dei 56 pazienti
presentavano una FA significativamente più bassa nel corpo calloso, nel giro
del cingolo di destra e di sinistra, e nel fascicolo longitudinale superiore di
destra, e hanno fatto registrare una MD più alta nel corpo calloso e nella
commessura anteriore. Fra i tratti con connettività strutturale alterata,
soltanto SLF-III di destra mostrava una FC significativamente più bassa fra i
56 affetti dal disturbo bipolare I, rispetto ai 40 del gruppo di controllo.
In conclusione, il disturbo
bipolare I è associato ad alterata connettività strutturale e funzionale in
specifici tratti della sostanza bianca, in un modo che ci fornisce nuovi elementi
di conoscenza sulla fisiopatologia del disturbo. Saranno necessari nuovi studi
per definire eventuali implicazioni diagnostiche e terapeutiche di questi
risultati.
L’autrice della nota ringrazia
la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle
recensioni di
argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito
(utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).
Giovanna Rezzoni
BM&L-01 marzo 2025
________________________________________________________________________________
La Società
Nazionale di Neuroscienze BM&L-Italia, affiliata alla International Society
of Neuroscience, è registrata presso l’Agenzia delle Entrate di Firenze,
Ufficio Firenze 1, in data 16 gennaio 2003 con codice fiscale 94098840484, come
organizzazione scientifica e culturale non-profit.